“[In questo libro] le emozioni e le sorprese si snodano come sogni. Lucera appare in tutta la sua grandezza, nella sua gelosa apertura al mondo, fiera della sua storia, donandosi nella e con la sua luce. Siamo di fronte a un panorama di sguardi meravigliati e meravigliosi. Di ogni tempo, categoria, scrittura. E mai la città cede al semplice, al tratto fuggente. Anche la nota rapida e corta è una stupenda illuminazione nel tempo. Il lettore ha la certezza di trovarsi coinvolto al centro del...
“[In questo libro] le emozioni e le sorprese si snodano come sogni. Lucera appare in tutta la sua grandezza, nella sua gelosa apertura al mondo, fiera della sua storia, donandosi nella e con la sua luce. Siamo di fronte a un panorama di sguardi meravigliati e meravigliosi. Di ogni tempo, categoria, scrittura. E mai la città cede al semplice, al tratto fuggente. Anche la nota rapida e corta è una stupenda illuminazione nel tempo. Il lettore ha la certezza di trovarsi coinvolto al centro della storia. Qui, a Lucera, si riconosce il tempo della storia, da qualunque punto si entri. Non importano i periodi bui, i momenti duri, persino le sconfitte. L’insieme è un panorama d’immensità. I tanti anni di ricerche, di «sudate carte» leopardiane, aprono ora il cammino dell’incanto, della luce, della vita che qui trascorre dalla notte dei tempi. Sì, qui, a Lucera la storia trova un incantevole punto di unione. Genius loci, in un luogo amœnus. Perché Lucera ha la genialità del luogo, con la sua amenità, foriera di pace nell’animo e di ulteriore spinta per andate avanti. Tutti i lucerini devono leggere questo libro, nella fierezza assoluta del loro passato, che costituisce la più straordinaria spinta per il presente e per il futuro. I viaggiatori a Lucera hanno il senso del tempo della vita che scorre, da un punto all’altro della storia, del Mediterraneo, dell’Europa. E come una lunga fila di pellegrini. Qualche nome: Leandro Alberti, Pietro Giannone, Saint-Non, Swiburne, Giuseppe Maria Galanti, Richard Keppel Craven, Cesare Malpica, Pietro Paolo Parzanese, Ferdinand Gregorovius, Francois Lenormant, Janet Ross, Paul Bourget, Emile Bertaux, André Maurel, Manara Valgimigli, George Norman Douglas, Riccardo Bacchelli, Giuseppe Ungaretti, Cesare Brandi, Tommaso Fiore, Francesco Gabrieli, Carl Arnold Willemsen... E poi, andando indietro nel tempo, Strabone, Orazio Flacco, Tito Livio, Polibio, il grande Federico II Hohenstaufen, Boccaccio. E, passeggiando per la storia a noi più vicina: Giosuè Carducci, Ruggiero Bonghi, Antonio Salandra, Benedetto Croce, Piero Calamandrei, San Pio da Pietrelcina, Raffaele Colapietra, i miei amici Pina Belli D’Elia e Michelle D’Elia, Simone de Beauvoir, il grandissimo Mario Sansone, cui Lucera ha dato i gloriosi natali, Vittorio Sgarbi, Giovanni Paolo II... Sì, qui, a Lucera la storia trova un incantevole punto di unione. Genius loci, in un luogo amœnus. Perché Lucera ha la genialità del luogo, con la sua amenità, foriera di pace nell’animo e di ulteriore spinta, per andare avanti. Tutti i lucerini devono leggere questo libro, nella fierezza assoluta del loro passato, che costituisce la più straordinaria spinta per il presente e per il futuro”. Giovanni Dotoli (Università degli Studi di Bari)
Lire plus